Spiegare cos’è la telemedicina non è affatto scontato, perché con questa parola si intende per definizione l’insieme delle numerose pratiche che permettono di fornire a un paziente servizi sanitari e cure a distanza. La definizione di telemedicina, andando oltre il significato letterale, si serve della tecnologia per permettere al personale medico di prestare assistenza sanitaria da remoto. Questo strumento assicura una serie di vantaggi, tra i quali:
Abbattimento dei limiti spazio-temporali;
Capacità di risposta territoriale più efficace;
Diminuzione dei costi;
Accesso alle cure e ai servizi più equo, garantito anche agli utenti fragili;
Gestione più efficace dei casi di malattia cronica;
Maggiore velocità nella trasmissione delle prescrizioni mediche.
Dopo questa prima definizione, vediamo anche quali sono gli altri ambiti della telemedicina.
Telemedicina, cos’è: rientrano tra gli altri benefici della medicina a distanza anche la verifica dell’aderenza a una terapia, la possibilità di disporre di diagnosi da remoto (soprattutto per problemi di lieve entità) e quella di avere un contatto tra medico e paziente anche fuori dall’orario di ricevimento. Per massimizzare il suo potenziale, la telemedicina deve far leva su tecnologie accessibili, con device (pc, smartphone o tablet) alla portata di tutti, in modo da rispondere alle esigenze del paziente, supportandolo nella gestione della terapia e semplificando l’accesso alle figure professionali specializzate.